La nuova legge regionale 11/2013, o meglio l’allegato A della deliberazione della Giunta Regionale n. 1327 del 23 luglio 2013, contiene una postilla velenosissima in tema di turismo che sembra fatta apposta (e forse lo è) per dare una mazzata mortale alla residenza a Venezia aprendo di fatto la strada al totale, libero ed impunito uso delle abitazioni private per affittarle a turisti.

Nel citato provvedimento di Giunta si dispone che gli alloggi turistici oggetto di sola locazione sono esclusi dalle norme regionali turistiche applicabili alle strutture ricettive; in particolare gli alloggi sono esclusi dalle norme in materia di classificazione, di segnalazione certificata di inizio attività, di informazione sui prezzi, orari e periodi di apertura, vigilanza, sanzioni e rilevazione dei dati del SIRT.

Praticamente: licenza di uccidere.
Nessun obbligo di classificazione, nessuna dichiarazione di inizio attività (che è un passaggio chiave: attraverso questa il Comune monitora l’attività e verifica che gli immobili abbiano i requisiti di abitabilità), nessun obbligo di esporre prezzi.

Un clamoroso incentivo all’abusivismo e alla conversione di appartamenti da unità abitative per residenti a strutture per turisti.

Il tutto sulla base di un presupposto del tutto irrilevante: la non necessità di destinazione urbanistica turistica per gli appartamenti e i B&B. Ovvero anziché disciplinare attentamente il fenomeno dell’affitto a turisti di abitazioni private, che è uno dei flagelli che contribuiscono a depauperare la residenza nel centro storico, la Giunta regionale del Veneto ne facilita clamorosamente la diffusione a discapito della qualità dell’offerta e a danno degli operatori seri del settore. E ciò fa, contraddicendo clamorosamente la stessa legge regionale 11/13, creando confusione, istigando attività illegali e facilitando una concorrenza verso il basso a tutto detrimento della qualità del servizio offerto ai visitatori, mettendo sul mercato immobili non a norma e gestiti in modo non professionale e conseguentemente nuocendo anche alla immagine della città nel mondo.

Ora, se la legge regionale prevede classificazione, requisiti, controlli e sanzioni per tutte le strutture ricettive, ivi comprese quelle (definite “complementari”) costituite da B&B e da unità abitative ammobiliate ad uso turistico, la deliberazione della Giunta avalla una sorta di deregulation che avrà effetti nefasti sulla tutela della residenza nel capoluogo e favorirà l’abbassamento della qualità degli standard turistici offerti dalla città. E questo è un altro aspetto assolutamente grave per una città ormai in balia del turismo di massa, in ciò per altro in linea con le scelte scellerate delle amministrazioni comunali veneziane che spesso hanno blaterato sulla necessità di premiare l’offerta tesa a intercettare un turismo di qualità, mentre al contrario hanno promosso eventi che hanno attirato il turismo mordi e fuggi a scapito di quello più qualificato, interessato all’offerta culturale. Un turismo, se è necessario puntualizzare, che sarebbe capace di costituire un vero valore aggiunto per la sua capacità di spesa, per la sua minore invasività e via dicendo.

La possibilità di lucrare su un qualsiasi appartamento affittandolo a turisti anziché a residenti è una delle cause che contribuiscono a svuotare la città di residenti e va assolutamente impedita, altro che favorita spudoratamente come fa la Regione Veneto.

La difesa e l’innalzamento degli standard, che permettano il controllo dell’offerta ricettiva e turistica in generale che la città offre, devono essere al centro di ogni azione, sia essa legislativa sia di governo. Parrebbe, ma non vorremmo crederci, che detta legge sia un “regalo” avvelenato della Lega Nord che forse punta a ingraziarsi i molti locatari delle località marine della regione, colpendo con ciò al cuore la città capoluogo, non tenendo conto delle sue problematiche e specificità. O forse il tutto tradisce una deliberata volontà di svuotare il centro storico per favorire le panacee centrifughe e separatiste del Capoluogo (visto da loro da sempre come il fumo negli occhi, la rocca inespugnabile).

Dato che non possono conquistarlo democraticamente, puntano semplicemente a distruggerne l’identità.

Regione Veneto, Residenza, Turismo

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