Premessa: Era la fine degli anni ’70 quando Dieter Rams preoccupato dal caos che si stava sviluppando nel mondo del design e che lui definiva “un impenetrabile confusione di forme, colori e rumori” cominciò a chiedersi se quello che lui proponeva fosse un “buon design”.
Dato che un buon design non può essere misurato in maniera scientifica egli delineò quelli che lui considerava i 10 principi del “buon design”  e che trovate qui di seguito

10 principi del buon design di Dieter Rams

  1. Il buon design è innovativo
  2. Il buon design rende un prodotto utile
  3. Il buon design è estetico
  4. Il buon design aiuta a comprendere un prodotto
  5. Il buon design è discreto
  6. Il buon design è onesto
  7. Il buon design è duraturo
  8. Il buon design lo è fino all’ultimo dettaglio
  9. Il buon design è attento all’ambiente
  10. Il buon design è “meno design” possibile. Torna alla purezza, torna alla semplicità

Ispirato da questo concetto mi sono chiesto se nel caos della politica attuale si potessero fissare dei principi simili che ci permettessero di identificare la “buona politica” e nel caso di RESET Venezia ci aiutassero a progettare una nuova politica a Venezia.

Ecco il risultato:

  1. La buona politica è innovativa
    • Seppure non basti cercare nuove strade in politica è importantissimo innovare, siamo spesso limitati nell’approccio e ci avviciniamo alla politica seguendo vecchi schemi ideologici, i media stessi nella loro foga esemplificatrice bollano le iniziative con schemi e paradigmi ormai logori. Per fare buona politica bisogna tornare ad inventare sistemi di governo e innestare nelle poche cose buone che funzionano idee nuove.
  2. La buona politica migliora le cose
    • Nel momento in cui la politica diventa una zavorra, un peso per il buon funzionamento delle cose allora non è buona politica. In questi anni si è squarciato il velo, il re è nudo e i cittadini cominciano a rendersi conto che i partiti da tempo hanno smesso di fare politica ( buona politica ) e si occupano solo di accaparrarsi e gestire il potere. Il nostro progetto vuole provare a riportare la politica al servizio della città e non viceversa come accade oggi.
  3. La buona politica è un piacere
    • La politica è diventata uno spettacolo inguardabile, molti cittadini girano lo sguardo, chiudono gli occhi per non dover assistere a dei teatrini imbarazzanti e disgustosi- La politica invece dovrebbe appassionare, riempire di idee ed energia, permeare la vita delle persone e dovrebbe fare innamorare i cittadini della propria città.
  4. La buona politica è semplice e aiuta a capire come funziona la Pubblica Amministrazione
    • Chi fa politica dovrebbe essere il primo artefice della semplificazione della macchina pubblica, fare di tutto perché i processi siano semplici, equi, trasparenti. Invece spesso sembra che chi fa politica si impegni per ottenere l’esatto contrario avvolgendo il tutto di ragionamenti e processi complessi che allontanano le persone dalla Pubblica Amministrazione trasformandola da strumento di servizio a castello kafkiano.
  5. La buona politica è discreta
    • Il politico, la politica, dovrebbero essere al servizio, sullo sfondo, lavorare nella sala macchine, in silenzio, per fare si che le cose funziono, spianare la strada a chi verrà dopo e coprirà lo stesso incarico. Invece troppi interpretano la politica come un cursus honorum per soddisfare la propria ambizione, questa non è buona politica.
  6. La buona politica è onesta
    • che dire che non sia già stato detto mille volte ?
  7. La buona politica è duratura
    • L’azione politica deve sempre avere un orizzonte lontano, deve sempre pensare alle prossime generazioni, fissare principi universali che formino gli assi portanti di una comunità e la guidino nella quotidianità, nelle questioni strategiche come in quelle di piccolo cabotaggio, dal PAT al marciapiede.
  8. La buona politica lo è fino all’ultimo dettaglio
    • In una città dove ogni decisione di chi la governa, anche quelle buone sulla carta, si rivela un bagno di sangue per la comunità questo principio dovrebbe diventare una stella polare a cui tendere. Basta cialtroneria, pressapochismo ed incompetenza. Fare buona politica significa anche infondere in tutta la catena di comando una tensione verso la qualità del risultato finale. 
  9. La buona politica è attenta alla comunità
    • Sembra assurdo dover enunciare un principio simile ma spesso la politica è assolutamente autoreferenziale e gioca la sua partita su un tavolo diverso da quello dei cittadini. Non lavora per il bene comune ma per l’autosostentamento degli apparati e dei sistemi di potere. 
  10. La buona politica è “meno politica” possibile. Torna alla purezza, torna alla semplicità

Ecco quello che significa RESET Venezia per me.
Ritengo che se si potessero applicare questi principi all’azione politica il risultato sarebbe naturalmente positivo e che possano essere anche un semplice strumento, una specie di check-list per valutare l’azione politica dei nostri governanti.

immagine : Il consiglio dei dieci di Fausto Zenaro 1921

consapevolezza, politica, principi

The following two tabs change content below.

Emanuele Dal Carlo

Socio fondatore / Amministratore a DNA Italia srl
Pubblcitario, Veneziano metropolitano, vive la sua città nel senso più ampio facendo impresa e tessendo relazioni in tutto il territorio. Da sempre interessato a democrazia partecipata e nuovi strumenti di partecipazione alla vita politica cittadini. E' stato uno dei fondatori dei 40xVenezia e ne ha creato il social network.

Ultimi post di Emanuele Dal Carlo (vedi tutti)

Pin It on Pinterest

Aiutaci a crescere

Condividi questo contenuto con i tuoi amici

Shares

Trovi interessante quello che hai letto ?

Condividi questo contenuto con i tuoi amici

Shares