LETTERA APERTA AL DEMANIO DELLO STATO:
RESET Venezia CHIEDE CHIAREZZA E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA NELLA GESTIONE DELLA CONCESSIONE AI PRIVATI DELL’ISOLA DI POVEGLIA A VENEZIA
Si è conclusa da pochi giorni la gara indetta dall’Agenzia del Demanio per la vendità della proprietà superficiaria per 99 anni dell’isola di Poveglia a Venezia.
Ad aggiudicarsi l’isola durante l’asta telematica è stato un noto imprenditore locale, Luigi Brugnaro.
La parola ora al Comitato di congruità stabilito dal Demanio stesso che dovrà dare un parere tecnico sul valore dell’offerta di Brugnaro.
Appare del tutto evidente che la congruità del prezzo della concessione non sta tanto nel prezzo di cessione bensì nella solidità delle proposte di sfruttamento del bene e soprattutto del progetto complessivo di recupero degli edifici sotto tutela dei Beni Culturali.
Pertanto RESET chiede che all’eventuale atto di vendita vengano acclusi e resi pubblici i seguenti documenti:
- la valutazione della congruità del progetto di sfruttamento del bene da parte del concessionario rispetto alla pubblica utilità e fruibilità del bene
- la quantificazione degli investimenti di recupero degli edifici sotto tutela e una valutazione di congruità degli stessi
- un piano temporale ragionevolmente dettagliato, impegnativo per il concessionario, di effettuazione di detti lavori di recupero
- l’individuazione di un meccanismo di controllo del rispetto di detto piano
- la previsione di penalità pecuniarie ovvero della revoca della concessione stessa in caso di mancato rispetto di detto piano fatti salvi causa di forza maggiore documentate.
Tali allegati e la loro pubblicazione preverrebbero il rischio che il concessionario sia libero di usufruire della concessione senza alcun vincolo economico se non quello stabilito dalla gara effettuata per via telematica. L’acquisizione della concessione alla mera cifra di gara d’asta andrebbe contro la natura stessa del bando che è intesa primariamente al recupero del patrimonio edilizio ed alla parziale fruibilità pubblica del bene.
Richiediamo inoltre che vengano rese pubbliche le condizioni e prescrizioni richiamate nel bando in modo da fare chiarezza una volta per tutte su quanto apparso negli organi di stampa rispetto al reale importo dell’impegno economico dell’acquirente.
Vogliamo capire se gli oneri di cui parla Brugnaro altro non siano che quelli previsti dagli artt. 30 e 32 del codice dei beni culturali e verificare se, ai sensi dell’articolo 34 dello stesso codice, lo stato non finisca con finanziare in tutto o in parte i lavori stessi.
Se così fosse, infatti, sarebbe un regalo fatto all’acquirente pagato con i soldi pubblici e quindi contro le finalità della dismissione da parte del Demanio.
RESET Venezia, in nome della trasparenza amministrativa e delle implicazioni inerenti l’utilità e l’interesse pubblico del bene, chiede che venga data evidenza pubblica tramite pubblicazione via web al contratto che sarà sottoscritto tra l’acquirente, quale che sia, e il Demanio dello Stato.
Demanio, Isola di Poveglia, Luigi Brugnaro, Poveglia per tutti