Negli ultimi giorni da molti dei protagonisti delle passate amministrazioni si leva un coro unanime di voci “responsabili” che auspicano ed invocano elezioni veloci, possibilmente entro l’anno, per Venezia.

Il pretesto è quello di un presunto senso di responsabilità, del fatto che il Commissario non può e non deve prendere decisioni politiche, che il compito di fare strategia spetta alla politica.
Parole anche condivisibili, se non provenissero in gran parte da coloro che hanno condotto i processi politici che hanno portato la nostra città all’attuale desolante scenario.

Noi di RESET dietro a questi slogan vediamo un grave pericolo:
il timore più che fondato è che dietro la foga di arrivare velocemente ad elezioni (magari prima di eventuali ulteriori indagini che coinvolgano ulteriormente parti della società e della politica cittadina) si nasconda la necessita’ di impedire percorsi di vero rinnovamento, come ad esempio le primarie, un appuntamento che invece riteniamo che mai come ora risulterebbe fondamentale per costruire una nuova coscienza di governo cittadino.
Soprattutto adesso la città ha bisogno e pretende delle vere primarie e chi le ostacola automaticamente si dichiara nemico di chi vuole il cambiamento e di tutta la Venezia riformista.

I Partiti, e fra tutti soprattutto il PD che ha governato per anni la città, devono leggere con vero senso di responsabilità il momento che la storia li chiama ad affrontare, smettendo di minimizzare ciò che è accaduto, confondendo le manfrine d’apparato e i personalismi con i reali bisogni della città.

Finora non è ancora arrivato alcun segnale vero di presa di coscienza, e i cittadini volteranno definitivamente le spalle a chi rimane ancorato ad una storia politica giunta ormai al capolinea.

Noi di RESET non ci siamo mai negati nemmeno l’eventualità di supportare dei candidati credibili nelle primarie di qualsiasi partito, ogni candidato imposto dall’alto invece per noi significa uno schiaffo alla democrazia e un segnale di continuità con il passato e verrà automaticamente avversato come espressione del peggiore dei modi possibili di fare politica.

Chiediamo quindi con forza ai cittadini, alle associazioni civiche e a tutti coloro che fino ad oggi hanno partecipato attivamente alla vita politica locale con autonomia di pensiero di far sentire la loro voce e richiedere con forza che i partiti passino attraverso le primarie per le prossime elezioni amministrative di Venezia.

Centrodestra, Centrosinistra, democrazia, elezioni, PD, primarie

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