Si è chiusa ieri sera con la cena insieme a Gian Angelo Bellati la rassegna ‘’aggiungi un voto a tavola’’, che vedeva invitati al tavolo di Reset alla Plip tutti i candidati sindaco.
E’ stata l’occasione per conoscere i candidati in un clima più sereno e informale, riuscendo quindi a cogliere ciò che nelle occasioni ufficiali non si coglie, e approfondire alcune questioni relative alle visioni di città che i candidati vogliono proporre.
Tutti coloro che hanno partecipato (Zaccariotto, Brugnaro, Scano e Bellati) si sono dimostrati ben disposti a mettersi in discussione e a trascorrere del tempo con noi.
Rimane il rammarico di non aver potuto ospitare tutti i candidati: Giampietro Pizzo pur apprezzando l’iniziativa non ha trovato modo di avere una sera libera ma ci ha ringraziati, mentre per Camilla Seibezzi (colpevolmente avvisata in ritardo) confidiamo ci siano ancora margini di tempo, anche per un aperitivo.
Ma il rimpianto più grande rimane quello di non aver potuto avere con noi Felice Casson.
Molti di noi avevano applaudito alla sua vittoria alle primarie, alcuni addirittura si erano spesi pubblicamente a supporto, e confidavamo che certi stili di una politica che non ci piace venissero finalmente accantonati.
Purtroppo non è stato così: abbiamo invitato con una mail presso la sua segreteria il senatore Casson in data 8 maggio 2015 .
Non avendo avuto risposta alcuna abbiamo cercato di cogliere qualche elemento presso alcuni dei suoi consiglieri e alleati. Quel che è emerso è che da parte del senatore non vi era alcuna intenzione di partecipare, considerando Reset come attore non gradito a causa di alcuni pezzi comparsi su Ytali.com e ripresi dalla nostra pagina Facebook ( così come innumerevoli altri articoli e post di approfondimento ed informazione ).
Va da sé che questo non ci è stato comunicato ufficialmente, visto che nessuna risposta formale è stata prodotta.
Nell’incertezza se essere sgraditi o snobbati, comunque, rimane un rammarico enorme e sorge anche una perplessità su come poi potrebbero essere gestite alcune dinamiche dialettiche all’interno della relazione tra giunta e interlocutori vari in città.
Non è un bel presupposto.
La cosa paradossale è che molti di noi sono stati sempre considerati comunque espressione di area vicina a Casson, secondo schematismi novecenteschi sempre molto in voga in città, e proprio da lui abbiamo avuto l’unico vero ‘no’ per questa iniziativa.
Reset continuerà il suo percorso di animazione cercando sempre di farlo in maniera oggettiva e originale, lasciando da parte personalismi e polemiche, sperando di contribuire a cambiare codici, stili e contenuti del pensare la Venezia che verrà.
Buone amministrative a tutti.
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