Possibile sanzione amministrativa per omessa segnalazione di operazioni sospette.
Novità dal Casinò di Venezia, e ancora non certo buone. La notizia è di oggi ed è stata anticipata dalla rivista online Gioconews.it che scrive che il Casinò di Venezia ha violato la normativa in materia di antiriciclaggio.
Stando all’indagine della Guardia di Finanza il Casinò di Venezia ha omesso di segnalare le operazioni sospette di un promotore finanziario di Forlì che nella casa da gioco andava a puntare i soldi dei risparmiatori che si erano a lui affidati. A tale proposito il direttore giochi del Casinò di Venezia, Stefano Silvestri ha confermato che l’azienda ha ricevuto una notifica dalle Fiamme Gialle e che eventuali risposte saranno date nelle sedi adeguate. I legali della casa da gioco stanno ora valutando la notifica ricevuta e redatta sulla base delle dichiarazioni del procuratore, nel mentre al momento attuale pare sia in corso una riunione dei vertici del Casinò di Venezia per valutare il da farsi.
Secondo quanto si legge nella nota della Guardia di Finanza, “i conseguenti accertamenti presso il Casinò hanno consentito di riscontrare violazioni alla normativa antiriciclaggio e contestare la violazione di omessa segnalazione di operazioni sospette per complessivi euro 3.618.400 con una sanzione prevista fino al 40% dello stesso importo”. Si tratta di una norma di carattere amministrativo che chiede la segnalazione delle operazioni sospette e per la cui violazione si rischia una sanzione di tipo amministrativo. La Casa da gioco lagunare fa notare che la notifica è di prassi rispetto a condotte che ora sarà chiamata a confutare nelle sedi legali.
Giorni abbastanza difficili per la casa da gioco veneziana che improvvisamente, dopo mesi di silenzio, ritorna a far parlare di sè.
Prima di tutto con il toto nomine per ilo rinnovo dei vertici, che da già per assegnati due posti su tre per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Casinò Gioco. Sembra, infatti, che per la presidenza sia stata individuata la persona di Alessandro Danesin già in forza come revisore dei conti. Mentre l’altra poltrona di consigliere pare sarà riservata a Marco Agostini. Per quest’ultimo si tratterebbe di un ritorno nel medesimo ruolo lasciato temporaneamente a inizio anno con la nomina dell’attuale Presidente Ilaria Bramezza.
Poi con il comunicato sindacale della Cgil di qualche giorno fa, con il quale il sindacato si propone come interlocutore del sindaco per un confronto democratico, ricordando che il suo ruolo nei cinque anni passati teso a un abbattimento del costo del lavoro. Che in realtà non c’è stato, dal momento che tale abbattimento si è verificato esclusivamente in virtù del sistema premiante legato agli incassi che sono costantemente in picchiata.
Per finire, appunto, con i dati degli incassi, per i quali a fine agosto 2015 il progressivo da inizio anno per la casa da gioco veneziana fa già segnare un decremento pari a euro 3.750.000 rispetto allo stesso periodo del 2014.
Con questi dati economici e dai nomi che circolano, non si può certo dire che il Casinò potrà sperare in quel rilancio che da anni si attende. Tenuto conto della sua favorevole posizione geografica e soprattutto della moltitudine di presenze turistiche di alto livello che visitano Venezia durante l’anno.